martedì 10 marzo 2020

Safe Area Italia: la vita quotidiana ai tempi della quarantena. Giorno 1

Inizio a tenere un Diaro che spero sia quotidiano sia perchè serve a me per metabolizzare molte cose, e sia perchè spero possa essere utile ad altri che si stanno chiedendo più o meno le stesse cose.
Sono tra le categorie di persone a cui non è concesso dire #restoacasa perchè dobbiamo assicurare una serie di servizi considerati essenziali. Nulla quaestio è giusto così. Ma ... devo dirvelo quando scrivete #restoacasa come se steste parlando di una bella serata casalinga fatta di vinello cenetta e cinema a me un po' girano, e chissà forse non solo a me e sapete perchè?
Ecco come molti ho la sfortuna di non poter vivere queste serate fuori dal normale con la mia famiglia affianco. Mia moglie, chirurgo è da sempre in prima linea in uno dei maggiori ospedali di Napoli e quindi in un'altra regione, e ciò significa che se tutto va bene ci rivedremo il 3 aprile, i miei sono a pochi chilometri da casa ma chissà se mi sarà concesso di vederli almeno per gli 80 anni di mio padre.
Ma non è che voglio lamentarmi, sono solo semplicemente attonito nel vedere che questo sacrificio che io e molti altri stiamo facendo potrebbe non servire a nulla, perchè come dice Herbert Ballerina ... "vedo la gente scema", e ne vedo tanta davvero tanta.
Per il mio lavoro sono costretto a girare molto per strada e Roma mi è sembrato di capire che ancora non abbia pienamente compreso cosa stiamo affrontando.
La speranza è che nei prossimi giorni le cose migliorino e che le nostre anime chiuse e ottuse si accorgano che tutto è interconnesso e che ogni gesto che noi facciamo ha una ricaduta sull'ordine della vita di altri esseri viventi.
Si può e si deve rinunciare a molte cose, anche alla corsa in compagnia nei parchi, non mi sembra molto salutare ad esempio, non sarà del tutto vietato ma forse chissà andrebbe evitato.
Come si sarebbero dovute evitare tante altre cose prima.
Sull'operato del governo preferisco stendere un velo pietoso, perchè l'unico che ci mette davvero la faccia mi fa pena, e gli altri invece mi fanno urtare l'anima.
Come mi hanno fatto urtare l'anima quelle centinaia di ottuse persone scappate come conigli nella notte di sabato e nella giornata di domenica, persone incapaci di comprendere la gravità dei propri gesti, incapaci di comprendere quel che ho detto sopra, che tutto è interconnesso.
Anch'io ho dei parenti a Milano , siccome come molti al Nord sono persone di grande senso civico sono rimaste lì a combattere la loro battaglia.
Poco fa su radio 1 padre Bianchi della Comunità di Bose ha detto una frase importante : " O ci si salva insieme o la nostra vita diventa una Maledizione", ed è proprio così.
Voi conigli fuggiti nelle vostre tiepide case come vi sentite quando vi guardate allo specchio?
Restate a casa come farò anch'io, se vi fa stare bene fate finta che sia una vacanza inaspettata, ognuno metabolizza questo dramma come può,ma pensate alle tante persone per cui #restoacasa non è una inaspettata sospensione dalla realtà ma un peso. Non pensate a me , pensate agli anziani soli isolati, a chi lotta in ospedale e alla sera arriva a casa sconvolto, a chi non può permettersi il film della serata con vinello perchè non sa già più cosa mettere in tavola per i figli. E allora scoprirete che per molte persone anche se è necessario farlo #restoacasa è solo un'offesa.
Senza retorica e senza peli questo penso.
Buona serata.

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