martedì 19 febbraio 2013

Medina Mayurka: Ukulele, Chitarra e G"Io"grafie


Saluti a tutti dall’isola della Calma !!!!
Un’altra settimana , più o meno, è andata via. Il tempo è stato variabile un po’ come il mio umore ma gradualmente sto cercando il mio posto in questo luogo chiamato Maiorca.
Cosa posso dire di questi giorni passati?
Sto cercando di fare ordine tra le mille cose belle o brutte che ho scritto in venti e più anni. Alcune cose sono davvero orribili e le lascerò nel cassetto, magari se divento famoso, quando muoio ne faranno un’edizione di lusso con cofanetto.
Per il resto ho intenzione di pubblicare, probabilmente nel formato e book, alcune  vecchie poesie , terminare la trilogia di racconti con un tema comune che al momento non voglio rivelare e cercare di dare un senso ed un valore alle mie tante riflessioni e viaggi nei Balcani. Stay tuned.
Per il resto ho comprato una mountain bike, un ukulele e una chitarra (nel negozio cinese ma nonostante tutto suona e neanche così male) e anche in questo caso presto inizierò la pubblicazione di alcune canzoni su soundcloud , ne avevo pronte alcune ma purtroppo il formato non è quello giusto, le registrerò di nuovo.
Questo per quanto riguarda la mia sfera artistico – lavorativa.
Intorno a me nell’isola però succedono tante piccole grandi cose.
Falliscono grandi agenzie turistiche ( la Orizone)
Altra gente si trova per strada senza lavoro e spesso senza casa.
Nei quartieri periferici del “paradiso” a Son Gotleu e Son Banya si costruiscono baracche e la violenza e la disperazione aumentano.
E il turismo è ancora lontano, gli alberghi sono quasi tutti chiusi e in restaurazione in vista della nuova “temporada de verano”, e Maiorca ha ancora il suo vestito invernale. Che non è del tutto brutto.
Per chi piace scoprire l’isola e il suo interno rurale questo è il periodo migliore, nei paesi vivono esclusivamente i residenti isolani e i nuovi residenti per la maggior parte tedeschi, che  da anni hanno scelto l’isola come “buon retiro” e che con il tempo si sono integrati nel tessuto isolano.
Pochi i turisti, ancora non sono calati i russi anche se qualche viso slavo si comincia ad intravedere soprattutto all’Arenal .
Magari vi piacerebbe venire a scoprire Maiorca in Inverno e in Primavera, e allora ho deciso di regalarvi nei prossimi post la “mia” Maiorca, itinerari insoliti, locali particolari, luoghi fuori dalle guide ufficiali che vale la pena  di vedere.
Tutto questo fa parte di un più complesso progetto che ho chiamato [ G”Io”grafie] e che altro non è che la mia visione , la mia mappa di un luogo visitato.
Ognuno di noi interpreta un territorio che ha la fortuna di visitare caricandolo di simboli , di significati, in tal modo riscrivendo il territorio e costruendo una propria mappa, come ricorda Bateson in un suo importante scritto.
In [G”Io”grafie] narrerò la mia mappa dei territori che ho avuto la fortuna di visitare, e non posso non iniziare con Maiorca e successivamente con Capo Verde e i Balcani, luoghi che più di altri ho cercato di indagare nella loro natura e essenza .
Per ora è tutto o quasi, il viaggio di[ G”Io”grafie] inizia intersecandosi con i diari di maiorca “Medina Mayurca”, ma prima di tutto questo inizia un lungo week end elettorale, ci sono due concerti da vivere e un viaggio di ritorno seppur breve nella madrepatria.
Maiorca potrebbe essere un luogo bellissimo dove vivere, questo naturalmente  se non si tiene conto della rinuncia per breve o lungo tempo agli affetti, agli amici e ai ricordi e luoghi di un’intera vita.
Buon viaggio e buon ritorno.

mercoledì 13 febbraio 2013

Medina Mayurka 13.02.2013: Coloro che si dimettono dalla vita (Desahucios)

Oggi a Palma c'è un bel sole sincero che annuncia quasi una primavera di pace, ma nei giorni scorsi c'era aria di tempesta nell'aria e non solo in senso atmosferico.
Sono successe cose nella quasi lontana Italia che hanno avuto una eco anche nell'isola dove tutto sembra in letargo prima dell'estate, prima dell'arrivo delle orde tedesche e russe.
Eppure anche nell'"isola della calma" (ma le isole turistiche si chiamano tutte così anche Boavista a Capo Verde è chiamata l'isola della calma), qualcosa ha turbato gli animi isolani.
Il papa si è dimesso e se ne sono accorti anche i giornali isolani, ma nelle pagine di ieri e di oggi c'è il racconto di drammi magari meno mondiali ma più reali e purtroppo tragici.
Da quando frequento quest'isola (luglio 2011) e la Spagna in generale ho avuto la possibilità di vivere sui giornali, nelle strade, il dramma terribile di un paese che osa chiamarsi civile.
Esiste una legge in Spagna che consente alle banche, quando le persone non possono pagare il mutuo, non solo di riprendersi la casa, ma di imporre comunque l'intero pagamento delle rate anche se il compratore non è più proprietario.
Con la conseguenza che non solo molte persone restano per strada ma sono costrette a pagare anche l'affitto di un'altra casa. Questo sempre se hanno i soldi per farlo.
La civilissima Spagna, i suoi civilissimi politici (di ogni parte politica) hanno pensato bene di fregarsene fino a quando un'associazione di "desahuciados" ha raccolto più di 1 milione e 500.000 firme per una legge popolare.
Ieri membri dell'associazione si sono presentati alla camera per presentare la proposta, alcuni membri del civilissimo e cattolicissimo partito popolare si sono girati dall'altra parte quando la portavoce stava per consegnare loro una lettera.
Si sarebbero opposti hanno detto.
Poi è successo qualcosa, che a Calvià sull'isola di Maiorca una coppia di 67 e 68 anni si è suicidata perchè le avevano notificato l'avviso di deshaucio, nella lettera di addio ai figli hanno scritto che lasciavano a loro la speranza di riuscire dove loro non erano risuciti e non avevano più la forza di farlo. Con questo sono centinaia i suicidi solo quest'anno.
Neanche quando li hanno chiamati assassini, i politici hanno abbassato il capo, no, si sono sentiti offesi.
Poi però qualcosa deve essere successo e a malincuore hanno dovuto accettare la forza del popolo.
Il dramma di queste persone non è ancora finito, l'iter della legge è lungo, le banche non si arrenderanno e nell'isola della calma altre persone purtroppo si uccideranno perchè fisicamente e moralmente non ce la fanno più.
Il Papa dimissionario e coloro che vestiti di porpora dovranno scegliere il successore pensino e preghino per chi si dimette dalla vita. 

per chi volesse approfondire un pò la questione ecco la pagina di wikipedia in spagnolo che parla di questo dramma:

http://es.wikipedia.org/wiki/Desahucio

domenica 10 febbraio 2013

Medina Mayurka: Diario Maiorchino

Buona sera naviganti e visitatori occasionali di questo Blog, come state tutto bene? Io mi sono appena ambientato dopo una settimana di trasferimento definitivo nella ridente isola di Maiorca che nel bene e nel male per i prossimi mesi sara' la mia prima casa.

Come dite? Che ci faccio qui' ? Come ci sono arrivato? Fuga di cervelli o turismo?
Beh la fuga di cervelli c'e' stata ma a fuggire non e' stato il mio cervello bensi' quello di mia moglie Clara.
Curiosi vero. E allora riassunto delle puntate precedenti.

Il 5 giugno 2011 Clara e Damiano partono in nave da Civitavecchia via Barcelona per Palma di Maiorca, nel bagagliaio un mucchio di bagagli, libri e effetti personali che dovrebbero rendere piu' facile la nuova vita maiorchina di Clara, che , dopo profonda riflessione e sconcerto dei familiari tutti, ha deciso di intraprendere la via spagnola alla chirurgia.

I due arrivano a Palma in un radioso mattino d'estate e trovano alloggio per qualche tempo in un oscuro e caldissimo hostal a Cala Mayor, l'unico pregio e' la spiaggia a due passi.

Sono giorni frenetici, ricerca della casa, documenti per esercitare la professione, ufficio stranieri etc.

Dopo pochi giorni Damiano va via, ritorna al suo lavoro alla sua vita ... senza Clara. Clara inzia la nuova vita Maiorchina tra croci e delizie. Ma cè' il mare e questo basta.

I successivi mesi sono un continuo via vai tra Maiorca e Roma (spesso via Barcellona con pernotto), fino a quando dopo vari tentativi finalmente Damiano ottiene l'attesa e ormai quasi imprevista, aspettativa per ricongiungimento con il coniuge all'estero,e , anche qui tra lo sconcerto dei familiari e affini , decide di raggiungere Clara a Maiorca.

Questo in breve ma di cose ce ne sarebbero da raccontare e ci sara' tempo per raccontarle su queste pagine.

Nel frattempo è passata una settimana da quando non sono solo piu' un ospite ma un quasi residente e pian piano sto inziando a costruirmi o ricostruirmi una rete di interessi e magari sara' l'occasione per riprendere o terminare vecchi progetti.

Ieri ad esempio ho comprato un ukulele.

A presto per il seguito del racconto.

P.S. Medina Mayurka era il nome arabo di Maiorca.

Beldocs festival tra memoria e attualità? E se quello che vediamo non fosse davvero "fiction"?

Si è aperto mercoledì con la proiezione di "Another Spring", film serbo in prima visione su come la Jugoslavia nei primi anni se...