Mi chiedi qual è il momento peggiore: è di sicuro la sera, anzi non proprio la sera bensì quelle due ore che vanno dalle 18 alle 20, non so perché ma è proprio in quelle ore che mi prende una forte malinconia.
Sarà che i giorni passano sarà che non se ne vede la fine, che la luce è lontana e non viene aprile.
Sarà che tutti ci affidiamo a qualcosa di Alto e questo Qualcosa o Qualcuno probabilmente non sa a chi dare i resti.
E allora alla sera quando ho cercato di impegnare il tempo scopro che mancano ancora ore, ore da passare, ore da riempire prima che arrivi il sonno, un sonno fatto di silenzio, troppo silenzio .
Eppure nonostante non ci si veda quanto parliamo durante il giorno questa "parliamo" nel web.
Cerchiamo risposte, ci arrabbiamo, piangiamo, ci emozioniamo, cerchiamo di restare umani nonostante di umano in tutto questo ci sia ben poco.
L'umanità s'è persa davanti a chi di notte ha preso una macchina, un treno, un bus e ha deciso, spinto dal proprio egoismo che doveva salvarsi da solo.
L'umanità si è persa davanti a chi in questo momento pensa che comunque cambi poco perché in fin dei conti per lui un posto ci sarà sempre finita questa bufera, finito il lavoro da casa ritornerà a una sorta di normalità.
L'umanità s'è persa davanti a chi non pensa che sia tutto connesso che da domani si potrà ricominciare a pensare esclusivamente al proprio.
Ma non sarà così il mondo come noi lo conosciamo non sarà più lo stesso.
Sarà un mondo migliore? Non lo possiamo sapere ma molto o tutto dipende da noi, ognuno di noi.
Molte cose cambieranno per un bel po' di tempo, cose banali come?
Come prendere un aereo. Prenotare un volo, fare il check-in, presentarsi all'aeroporto aeroporto e salire sull'aereo.
Cose banali , semplici che facevano parte della nostra quotidianità. Sarà ancora così semplice? Magari nel fare il check in ci vedremo obbligati ad esibire il certificato di non positività, forse ci dovremo presentare all'aeroporto molte ore prima per i necessari controlli sulla nostra salute, misurare la febbre etc.
E poi dove andremo? Soprattutto dove ci sentiremo liberi e sicuri di andare?
Quante destinazioni avremo a disposizione?
Prendere un treno sarà facile come una volta? E per quali destinazioni potremmo prenderlo?
Sogno di fare un viaggio come pochi mesi fa, Dio mio sembra passata una vita, prendere un treno per un lungo viaggio, magari uno di quelli notturni, ma i treni notturni non ci sono più.
E come lo fermi? Come lo spieghi al mare che il suo fluire è sempre più solitario, come si spiega a un bambino che il mare è proibito? E poi proibito perchè? Perchè molti potrebbero stare a guardarlo per ore? E se lo guardassimo separati, a metri di distanza, in una nuova ostinata convivialità?
Ecco il mare, per noi che il mare lo portiamo dentro, il dolore più grosso è non poterlo neanche vedere, siamo arrivati al punto di non poter neanche fruire dello spettacolo della natura.
E allora è sera, anzi è quell'orario lì in cui mi rendo conto di non riuscire accettare quanto sta accadendo, di non riuscire accettare le centinaia di morti al giorno, di non riuscire ad accettare che gente muoia per salvare altri.
E mi devi perdonare, non ce la faccio davvero a perdonare te, piccolo cervellino chiuso nel tuo piccolo mondo, Tu che sei partito di nascosto di notte, tornato nel paese in cui non tornavi da vent'anni, abbracciato e baciato tutti, soprattutto la donnina di 93 anni che ti ha portato da mangiare appena arrivato e però glielo hai nascosto vero? Per paura ? Vergogna? E se non fossero arrivati i carabinieri l'avresti nascosto fino alla fine.
Cosa pensavi di fare? Forse è anche per colpa tua e dei tanti come te che ora ognuno è diventato un potenziale untore. Ci avevi pensato?
Ecco come l'umanità si perde.
E quell'orario lì tra le 18 e le 20 ma tra poco ma tra poco passerà, cucinerò qualcosa, sentirò mia moglie che a Napoli lavora in ospedale, e sono già più di 20 giorni che non ci vediamo, poi sentirò i miei una centinaia di chilometri ci separano ma sembra un mondo intero, sentirò che meno male stanno bene e un altro giorno sarà passato e in questo troverò consolazione, in chi con coraggio, e siamo la maggioranza, mette l'altro prima dei suoi affetti e ha deciso di rimanere in solitudine senza scappare come un carbonaro, sperando di salvare in questo modo altre vite.
E mi dimenticherò di te fino a domani sperando che agli occhi di Dio il sacrificio del 90% della popolazione di un paese valga la salvezza di un popolo e che Dio non tenga conto di quel misero 10% di egoistica stupidità, di alcune piccole insignificanti monadi nel mare della solidarietà.
Ce la faremo malgrado voi.
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