Damiano Gallinaro
Poesie per i tempi oscuri
Per tutti noi
11/02/2020
Sono tempi bui in cui c’è bisogno di bellezza di arte,
di speranza.
Ognuno di noi è chiamato a donare qualcosa, una parte
di sé in questo mondo sospeso, ed io di mio ho questo, le mie piccole
creazioni.
Si tratta di poesie scritte alla fine degli anni
novanta quando ancora scrivevo molte poesie ad eccezione della prima che è
stata scritta pochi mesi fa in ricordo di un angelo stupendo volato via troppo
presto, un angelo che amava la musica e la poesia.
Non ho molte altre parole, spero che queste poche
composizioni vi distraggano per qualche attimo da questi giorni pieni di ansia
e paura.
La poesia, l’arte, la letteratura, la musica anche in
questo caso salveranno il mondo.
Resistenza e poi resilienza questo è il nostro
presente e il nostro futuro.
Buona lettura
Come un angelo
Ad Elma volata via troppo presto
E nonostante sapessimo,
fossimo coscienti
che saresti volata via,
io, sorella mia, non ero pronta
a perderti,
a concedere che un Dio
ti prendesse con te
rendendoti un angelo d’oro e d’argento.
Perché tu eri già un angelo qui in terra,
quel tuo sorriso che riempiva i giorni
le notti a Sarajevo passavano tra musica e poesia
e il tuo sguardo che seguiva il mio.
Sorella mia,
dove sei adesso
guida i miei passi
come facevi un tempo,
come due gemelle
vivevamo il nostro tempo
eri la mia parte di cielo
l’ala che mi spingeva in alto.
E la tua musica è ancora qui,
e nel giardino io l’ascolto,
mi hai detto
questa è la tua canzone
la canzone che ti rappresenta
e come un angelo
hai preso il volo.
Dimmi sorella mia,
dolce metà del mio mondo,
come il tempo lassù
è davvero infinito e profondo
ti permettono di guardarci
mentre ci rotoliamo a fondo
lottando contro il marcio del mondo?
FRATTURE
Uomini caduti dal cielo
Infrangono il fragile equilibrio
Del cielo terso
Compiendo evoluzioni
Fra aerei e calunnie
Fratture e cesure
Uomini senza paura
Che si fermano a pensare
Su un'altura a meditare
Su fratture del sogno
E di vita.
Si frange il fragile equilibrio
E cade ancora l'uomo
Come angelo caduto
Dal cielo
A frangere l'equilibrio
Di una muta natura.
UN CRISTO PER OGNI BANDIERA
Il mattino del mondo
Un uomo si è svegliato
Ha detto:
" Io credo in Cristo
Lui è dalla nostra parte "
Il giorno dopo
Un altro uomo si è svegliato
Ha detto:
" Cristo aveva falce e martello "
invero a me sembra
che con chiodi e martelli
lo crocifissero.
Un altro giorno ancora
Un altro uomo si è svegliato
Ha detto:
" Cristo ha detto che
c'è una razza perfetta
il Popolo di Dio "
Stamattina
Anch'io mi sono svegliato
E ho detto:
" Povero Cristo travisato ".
DESAPARECIDOS
Sul tuo corpo
C'è passato il mondo
Come un carro sul fieno
Nelle tue piaghe e nel tuo sangue
Quello scorso negli anni del mondo
Nell'urlo tuo al Padre
L'urlo di mille madri
Di desaparecidos
O mama desaparecida
Perché cerchi nel mondo
Chi non c'è più?
Questa frase un giorno lontano
La disse un angelo
Ora la urla
Un Generale.
Un bel cambiamento davvero
Ed il mondo li
A far da magnate
Alle ingiustizie
Dell'uomo animale
QUANDO TU VORRAI
( PER SEMPRE AMORE )
Quando tu vorrai
E quando io vorrò
Amore mio
Ci guarderemo
Come non ci siamo mai guardati
Ci baceremo
Come non ci siamo mai baciati
Ci lasceremo
Come non ci siamo mai lasciati
Come allora sempre diremo
Ci siamo amati.
E forse per una volta ancora
Ci siamo illusi
E abbiamo aggiunto una pietra
Ad un'altra pietra
Fino a formare un muro
A cui tu
Se vuoi
Puoi dare un nome
O se vuoi
Lo chiameremo ancora
Amore
CI SON PAROLE
…Se il tempo passa
ed io resto però
devo dirti due parole
preziose come le gemme
che si usan tanto
ma che nessuno
sa pronunciare
Ti dirò:
" ti amo…"
e ci vuole una vita
per dirlo
Perché l'amore
Se vero
Dura una vita
Superando le parole
E scindendo l'alfabeto
In sospiri.
QUESTO E' AMORE
Dedicata a
Ruggiero di Lollo
Questo è amore
Quando ti alzi al mattino
Ed esclami
Guardando la luce
Di un cielo terso
" Che bello essere vivi…"
E dopo
Baci il mare…
RIMA
Uno gnomo salta
La rosa
La cavalletta salta
A iosa
Il grillo canta
L'Aida
Io son qui
Con la mia
Rima.
IO
Io son quello
Che di notte
Sogna i tuoi occhi
E di giorno
Vi si specchia.
Io son quello
Che di giorno
Fugge i ricordi
E di notte
Ci sguazza dentro
Io
Insomma
Son quello
Che di notte
Sogna
E di giorno
Spera.
TUTTO
Ricorda tutto amore
Ciò che è stato
E ciò che non è stato
Quel che abbiamo
E non abbiamo amato
Ciò che siamo
E ciò che siamo stati.
Ricorda tutto
Perché tutto vale
Anche se ci sfugge il senso.
Ma perché chiederselo
Il senso
Se vivere è già difficile.
Tutto ricorderai
Per il senso che darai
Alla tua vita
Per l'amore
Che ancora darai.
Tutto.
I MORTI DI BAGHDAD
I morti di Baghdad
Non hanno un'urna
Né tomba
Sul loro misero corpo
Solo un sacco nero
Che una pala ricopre
I morti di Baghdad
Hanno solo un peccato
Da scontare
Non aver
Prima di allora
Ascoltato il canto
Del Cormorano.
I morti di Baghdad
Aspetteranno invano
Come i neri cormorani
Di esser
Vendicati.
PER TE
A Clara
Se ci fossero parole adatte
Te le regalerei
Se ci fosse regalo consono
Te lo regalerei
Ma come faccio a donare
A chi dono si è fatto già?
Cosa posso donare
A chi è già dono giornaliero
Il dono più grande
Sono le mie insicurezze
Le mie tenerezze e terribili paure
Quello svegliarmi di notte
Col cuore che batte
E la paura del tempo che vola
Con un unico pensiero consolante
Un unico volto
A dirmi che vale la pena essere vivo
Il tuo
E il tuo sorriso
Dono infinito.
CELLE
Dimmi, sai cos'ho provato
Quando la porta di ferro
Si è chiusa dietro di me?
Quando il cancello
Si è chiuso di botto - clang -
Tagliando i ponti col mondo?
Dimmi, sai cos'ho provato
Nel rannicchiarmi sul letto duro
E nello stringermi nella coperta militare?
Dimmi, sai cos'ho provato
Guardando il tuo viso fuori dallo spioncino
Mentre cercavi di dare un senso
A qualcosa che non approvavi?
Sai che cos'ho provato?
Pena
Per me per te
Per il mio amico recluso con me
Per questo mondo
Che ne io ne tu
Abbiamo realmente voluto
E non basta dire
Anche questo passa.
LAMENTO DI UN SOLDATO IN UNA NOTTE DI FINTA PACE
I
E guardo fuori
Nella foschia che copre il bosco
Davanti la trincea
E penso al tempo che è passato
E non ritornerà
E spero che ci sia ancora
L'ora dell'ultimo pensiero al mattino
Quando il cielo è ancora scuro
E il giorno inizia
Lì dove finisce la notte e il sogno
Ed io mi ritrovo solo
A chiedere al mio cuore
Ancora il tempo di un saluto
E i primi spari sul monte sacro
E la prima morte
E il bacio non dato
E questo destino che io non posso fermare
E' tutto scritto in un libro
Che io non posso guardare
C'è scritto che morirò in trincea
E che questa lettera si perderà
Nella mia ultima ora
Dinanzi al nemico.
II
E' un uomo come me
Guardo le sue lacrime
E lui guarda le mie
E questa assurda guerra.
E il nostro giorno finito
Domani sarà ancora alba
Ed io sono ancora vivo
E penso al fango
Al tuo dolce sorriso
Alle tue mani calde
E al tuo ultimo sguardo
Quando al mattino presi il mio sacco
E volai via lontano da te.
III
Su questo paese di guerra
Che io non voglio difendere
Oggi nasce di nuovo il sole
E io piango d'amore
E questa lettera partirà con me
Il giorno in cui
Il mio fucile si rifiuterà
E le mie lacrime
Le sole mie
La terra calmeranno
E infiniti saranno i giorni…
… Con te
Nel prato dinanzi al cielo
Dove con calma
E con i fiori in mano
Io…
… ti aspetterò…
2000 ( I )
E quante cose sono cambiate
In questo scorcio di millennio
Dentro e fuori questo tempo
Che sembra non finire mai
Scorre piano il nostro tempo
Ed io sono ancora qua
A fare i conti con il vecchio millennio
Che sconti davvero non ne fa
E di cose ne sono cambiate
Nel volger di poche lune
Di quel che ero la scorsa estate
Restan segni come piume
Che volano senza meta nel cielo d'inverno
E si confondono con le nubi
E si perdono nel vento.
Poche cose non cambiano
Cambia spesso umore il cuore
Ha i suoi limiti e le sue pure
E spesso batte anche quando fuori piove
E non c'è sole né speranza
Nell'ultimo amore vaneggiato
E rimane la certezza
Di quel rapporto consolidato.
II
E come cambia il tempo
Delle stagioni del novecento
Nel duemila
Non cambia niente
Se non che sono solo
Un po’ più vecchio.
E mi ritrovo a fare i conti
In questo paradossalmente
Con una nuova forza che emerge
E mi sento vivo e giovane
Nuovamente.
E rincorro ancora i miei sogni
E le mie mille utopie
Mi ritrovo di nuovo a sognare
Rivoluzioni e poesie
E ne scrivo quattro o cinque
Per farle diventare canzoni
E non cambia una cosa sola
Sono un poeta
Fuori dalle convenzioni
III
E se pur tra tanti cambiamenti
Posso dirlo apertamente
Avrò sbagliato tanto
E tanto sbaglio o niente
Ma una cosa posso dirla onestamente
Quello che ho
L'ho avuto lottando
E il mio culo
Non l'ho dato ad alcun servente.
Non mi sono buttato via
Pagando qualche lira
Sono quel che sono
E ringrazio Dio
A chi ha dato il culo
Posso dire solamente
Io al mattino mi alzo col sorriso
E di notte
Dormo profondamente.
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