venerdì 6 maggio 2022

Da Uzice a Mokra Gora seguendo le vecchia ferrovia

Da uzice il bus della linea locale ci mette circa un'ora per raggiungere Mokra Gora. Non ha mai seguitto finora questo itinerario, le altre volte in cui sono venuto al festival ho preso il bus per Visegrad che segue la via principale che collega Uzice alla città bosniaca, mentre la linea del bus locale prende una via secondaria che passa attraverso piccoli villaggi. Un alinea che però ha un grande interesse paesaggistico e storico e che incrocia le mie ricerche. La strada , infatti, segue il percoso della vecchia via ferrata che collegava Uzice a Mokra Gora e che ora non esiste più e dove trascinava i sui vagoni la locomotiva Cira, che ancora oggi collega Mokra Gora a Visegrad. Il bus passa per Starpari, Bioska, e altre località che ai molti non dicono nulla ma che invece a me molto. Negli ultimi anni ho studiato con attenzione la storia di questa ferrovia leggendaria e questi luoghi li ho vissuti nel bel libro di uno studioso locale Filipovic, che ha seguito il tracciato delle vecchia ferrovia raccontando storie e memorie.Vedere questi luoghi dal vivo mi emoziona. Mentre il bus caracollando si dirige verso Mokra Gora, ripenso ad Uzice e ad uno dei tanti incontri inusuali che hanno caratterizzato i miei viaggi balcanici. Alla stazioen dei bus di Uzice l'adetto al controllo dei biglietti er l'accesso agli stalli di sosta dei bus, mi chiede da dve vengo e perchè sono a Uzice. Gli dico che sono italilano e che sto andando a Mokra Gora al festival Kustendorf. E sorpesa delle soprese scopro che quest'uomo il cui sguardo improvvisamente si illumina si chiama Emilio e che è nao in Sicilia perchè il padre era italiano mentre la madre era serba. E in effetti l'italiano lo sa davvero bene. Iniziamo a parlare dell'Italia di quanto sia bella e poi il discorso inevitabilmente cade sulla guerra in croso. Perchè come giustamente dice Emilio non si può non parlarne. Emilio che come la maggior parte dei serbi propende per i russi, chiaramente mi parla di alcuni topos che in questi ultimi mesi abbiamo imparato a consocere bene. L'Ucraina è un paese nazinificato e quindi va denazificato, che la Russia ouò vincere quando vuole per la forza miiltare che ha, che la Nato è il vero nemico. Mi verrebbe voglia di ribattere che proprio per colpa delle generaizzazioni e della propaganda nascono le guerre, e che la verità non è mai da una sola parte. Ma non penso sia il caso di andare oltre, accetto il suo punto di vista e mi tengo il mio. Alla fine ci scambiamo il numero di telefono. Il bus arriva a Mokra Gora risalgo la collina per duecento metri e dopo due anni sono di nuovo al entro dell'Utopia, il luogo in cui sogni di celluloide e vapore si confondono. C'è poca gente in giro, l'impressione è che sarà un Festival in tono minore, ma poco importa perchè bisogna ammetterlo questa edizione del Festival è davvero un miracolo, e di miracoli il Professore se ne intende e da domani inizeremo a raccontarli. E chiaramente parleremo di cinema, perchè di un festival del cinema sono opsite e di Pasolini a cui questa edizione particolare è dedicata. Ci saranno pochi ospiti in questa edizione ma dicono che ci sarà Tony Servillo, e chissà che non lo riesca ad intervistare. Per oggi è abbastanze mi godo il silenzio e la natura e da domani si comincia.

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