martedì 16 aprile 2013

Madina Mayurka – G”io”grafie. Castelli nel Mare.


Lo storico maiorchino Carlos Garrido nel suo libro “Castillos en el Mar. Paesaje , historia y sensibilidad” afferma che durante secoli, le Baleari apparivano ai naviganti come castelli nel mare. Un segno di questa identificazione delle isole con castelli inespugnabili si ritrova anche nell’araldica, nelle bandiere. Torri e muraglie si ritrovano nelle bandiere e nei simboli di Palma di Maiorca, Maò e Ciutadella a Minorca ed Eivissa ad Ibiza. Il castello simboleggiava l’unicità dell’isola nel piccolo mondo baleare.
Carlos Garrido ci invita ad immaginare il viaggiante prima di partire. Porta con se sulla tavola di lavoro, la mappa delle Baleari, libri, foglietti, guide. E allora immaginiamo questo navigante mentre si approccia al Porto di Palma allora come ora.
Fin dal 1200 che tu sia animato da buone intenzioni o da intenti di conquista, quello che vedrai, viaggiatore dei mari, sarà il profilo moresco del palazzo dell’Almudaina e la meraviglia dei colori della Cattedrale (la Seu), anch’essa un castello sul mare.
Dove ora c’è il “Paseo maritimo” (il lungomare), prima c’erano le scogliere ad accogliere i marinai.
Guardando la città dal mare, questo immaginario capitano, oggi come allora, vedrebbe le alte muraglie della città abbracciare il nucleo vitale della stessa, mentre a destra e sinistra della stessa fino a poco più di un secolo fa , avrebbe visto ben poco rispetto ad oggi.
A sinistra subito dopo Es Baluard (il Baluardo) culmine delle mura e altro castello sul mare, avrebbe visto solo poche case di pescatori, un piccolo borgo marinaro, il primo “barrio” costruito fuori delle mura, e ben poco altro. Fino a un secolo fa esisteva, infatti, ben poco di quello è ora il Barrio di Santa Catalina, il quartiere alla moda scelto dai benestanti del Nord Europa  per passare la loro vita lontano dal freddo dei paesi natali.
Anche a destra avrebbe visto ben poco. Al di là della Porta del Camp, infatti, c’era solo la campagna, poche case di contadini e pescatori e un’immensa striscia di sabbia bianca (quasi 8 chilometri) che oggi è conosciuto come l’Arenal , luogo in cui si consumano i soggiorni alla inclusive di turisti tedeschi e russi, e dove è scomparsa completamente la magia dei luoghi con la costruzione di altri tipi di castelli sul mare, immense cattedrali al Dio Turismo.
Se l’intrepido navigante ha avuto la fortuna di attraccare e non fa parte di quella parte del genere umano avvezza a scorribande e ruberie, si troverà ad entrare nella città racchiusa nelle mura, in un centro storico fatato in cui il passaggio e la dominazione araba sono ben più di una traccia.
In alto, il cuore storico-politico-religioso di Palma, il palazzo merlato dell’Almudaina, la Cattedrale.
Subito alle spalle di questo cuore pulsante di storia e arte si diramano le piccole stradine di origine araba che si protendono fino a Plaça de Espana, dove fino a pochi anni fa c’era la Porta Pintada, e alle moderne Avenidas, che circondano la città vecchia.
Vi consiglio la visita ai Bagni Arabi, ai giardini posti a ridosso del palazzo dell’Almudaina ei cortili di alcune antiche case nobiliari, vero tesoro nascosto della città, che ricordano i cortili delle case arabe di Siviglia e Cadiz.
Tra le chiese del centro storico, Sant’Eulalia, Sao Nicolau sono tra le più pregevoli, ma vale la pena visitare anche la Chiesa di San Francesco e il Monastero di santa Clara.
Delle tracce lasciate dai templari ho già parlato in un altro post, voglio solo ricordare dove è possibile trovare tracce del “Temple” , tra la Plaça del Temple e il “Carrer des Pes de Palla” nel quartiere di Sa Calatrava/Sa Gerreria, a ridosso di Camp de Mar.
Castelli sul mare, dicevamo, muraglie altissime che servivano a racchiudere e difendere la città dagli attacchi dei mori prima e dei pirati poi.
Il nostro immaginario marinaio, forse, avrebbe avuto piacere di passeggiare sulla “Dalt Murada”, il percorso che seguendo le muraglie porta dalla Cattedrale alla Porta di Camp de Mar,  al moderno Parc de la Mar e al quartiere di Sa Calatrava, godendo del sale e della brezza , e sognando nuove avventure.
Da un breccia tra le mura, dove prima c’era quella che un tempo era conosciuta come Porta di Santa Catalina e dove si trova la bella Chiesa di Santa Creu (Santa Croce), oggi è possibile approcciarsi al “Barrio de Santa Catalina” il quartiere alla modo di Palma, di cui parlerò come detto a lungo in seguito, e al Barrio dei Mulini di Es Jonquet da cui si domina il Porto.
Tra le mura e i due quartieri “extra mura” c’è il Parco della faixina (o feixina), il cui nome ha origini incerte, una piccola oasi di verde di costruzione recente (anni 20-30 del secolo scorso).
La breve passeggiata è terminata, è quasi sera è il tempo di trovare un luogo dove mangiare o dove bere una buona birra e pensare ad altri percorsi siano essi per mare o per terra, brevi o lunghi, o magari ci va di ascoltare buona musica, e allora ecco alcuni consigli per gli acquisti, segnalerò solo locali che si trovano a ridosso del centro storico, lasciando ad altra riflessione quelli del Barrio di Santa Catalina.
Se vi va di leggere e comprare un buon libro:
-          Libreria Babel ( con annessa caffetteria e vinoteca) e il vicino Bar Antiquari, Carrer Arabi.
-          Libreria Literanta ( subito a destra dopo la piazza di Santa Eulalia)
-          Fumetteria Gotham (Carrer Reina Eclaramunda vicino al Carrer del Oms)
-          Se vi trovate a visitare Palma il 1 o il 3 sabato del mese nei giardini della Misericordia posti alla fine della Rambla, c’è un mercatino di libri e fumetti usati
Se vi va di ascoltare o comprare musica:
-          Espai Xocolat. Esiste da 25 anni, all’apparenza è un bel negozio di dischi, ma all’interno ha un piccolo bar e uno spazio per la musica dal vivo (dal lunedì al sabato) i concerti si tengono alle ore 19. Si trova in una traversa di Carrer Oms.
-          Hard Rock Cafè. Sul Paseio Maritimo, appena a ridosso del quartiere dei mulini. Musica dal vivo venerdì o sabato sera a partire dalle 23. Vicino trovate anche lo Shamrock Pub musica del vivo tutti i giorni a partire dalle 00.00.
Per un buon caffè:
-          Cafè Solleric nel Casal Solleric uno dei palazzi signorili più importanti di Palma e sede di un piccolo e interessante museo. Plaça Joan Carles I.
Per una buona pizza:
Pizzeria Gegè. A taglio o tonda, gestita da pizzaioli italiani. Lievitazione naturale e ingredienti freschissimi. Plaça de la Porta Pintada
 

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