lunedì 28 dicembre 2020

Pensando al futuro che verrà !

Questo era il periodo dell'anno in cui si facevano i primi progetti per l'anno a venire. Alcune volte erano solo degli abbozzi, delle previsioni, delle speranze, in molti casi si trattava di certezze. In questi ultimi giorni dell'anno con i Rockers (i due Fabio e Roberto) iniziavamo a programmare l'estate "rock" dell'anno successivo con la scelta e la prenotazione dei concerti "must see" dell'anno successivo. Era successo anche un anno fa e meno male che avevamo comprato solo i biglietti dei Pearl Jam e dei Kiss, concerti che vengono riproposti anche quest'anno ma che chiaramente potrebbero di nuovo saltare a meno di non chiedere certificazione vaccinale all'ingresso. Era poi il periodo in cui inziavo a programmare i miei viaggi in compagnia o solitari. L'anno si sarebbe apeerto con quello che è ormai da anni un classico di inizio anno, il Festival Kustendorf tra i monti al confine tra Serbia e Bosnia di cui ho già narrato in un breve Diario di Viaggio (https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/racconti/486684/diari-di-viaggio-5/?fbclid=IwAR0s-zKpGrBMHe2aarwQ6uyMTJgvBeHRgv3XzvBSalkOS571U0JxfgSfbbk) ma di cui finalmente ho qusi pronto un libro che racconta non solo il festival ma la storia di terre di confine in cui si sono incontrati e scontrati mondi diversi. Un luogo ricco di narrazioni alcune di difficile interpretazione,ma che non riescono assolutamente a "inquinare" i luoghi meravigliosi che vi invito appena possibile a visitare. Era questo il periodo dell'anno in cui, come detto, si iniziavano a programmare i viaggi. Ammetto di essere un balcanocentrico, e che molti viaggi avrebbero avuto come cuore l'ex Jugoslavia e la Bulgaria un paese scoperto quasi per caso qualche anno fa e che mi affascina sempre di più, ma ci sarebbe stato sicuramente molto altro. Ci sarebbe stato il mare, sicuramente, e qualche breve viaggio verso la Spagna che è stata per anni luogo di seconda residenza, o il Portogallo che mi affascina e mi commuove sempre. Sarebbe stato ... Mi accorgo di parlare al passato già di un anno ancora da venire, e questo non è bello, e allora guardiamo a quanto fatto comunque in un anno "sbagliato" come questo 2020. Ognuno ha esorcizzato le sue paure come ha potuto, io l'ho fatto nel modo, che penso, so fare meglio, scrivendo, spesso solo per me altre volte condividendo con gli altri paure e speranze. Da questo tentativo di condivisione sono nate alcune piccole cose che in questo finale di anno voglio ricodarvi sperando vi piaccia leggerle o rileggerle. Ho tenuto su questo blog una sorta di Diario della prima quarantena (Safe Area Italy) che inizia il 10 marzo del 2020 con il primo post sul blog (http://trabalcanieatlantico.blogspot.com/2020/03/safe-area-italia-la-vita-quotidiana-ai.html) e che continua per una paio di mesi in modo come sempre frammentario. Ho deciso di aderire all'iniziativa della Professoressa Anna Iuso donando il Diario all'Archivio della Quarantena i cui materiali saranno custoditi nel Laboratorio di Antropologia delle immagini e dei suoni Diego Carpitella (https://www.uniroma1.it/it/notizia/racconta-la-tua-quarantena-diventa-parte-della-storia-di-questo-presente?fbclid=IwAR1lw4XyNtOsIsWxQZiIlOk_agk3MNgL8gGv32KlUgN8dvg7CmPpiAlHu_s) a memoria di quanto vissuto. Sempre in abito antropologico ho scritto anche una breve riflessione sulla perdita di senso, partendo da un brano tratto da quel meraviglioso libro di De Martino, "La Fine del Mondo", che propone chiavi di lettura anche per il nostro presente. Il contributo "La fine del mondo come lo conosciamo" lo trovate sulla pagina dell'ANPIA (https://anpia.it/la-fine-del-mondo-come-lo-conosciamo/). La riflessione su quanto stavamo vivendo si è legata alla solidarietà. E' stato un piacere e un onore contribuire a due volumi pubblicati dalla casa editrice Infinito Edizioni di Luca Leone i cui proventi sono andati e ancora possono essere dati in beneficienza. Il racconto "Cenere" è stato inserito nell'antologia "Il Prima e il Dopo" (https://www.infinitoedizioni.it/news/dal-contest-il-prima-e-il-dopo-disponibile-le-book/) i cui proventi vanno all'associazione Agop onlus associazione di oncologia pediatrica (https://www.agoponlus.com/?gclid=Cj0KCQiA_qD_BRDiARIsANjZ2LBuy9x0fwCWiq_VRWr45gazCFPxClAmNcdOQAm6TocJjFoYif9HQlAaAsNSEALw_wcB). Una seconda riflessione che riprende una frase ben conosciuta del giornalista sportivo Ezio Luzzi "Nel periodo non collegato" è stata pubblicata nell'e-book "Vicini e Lontani. Riflessioni dopo la tempesta" (https://www.infinitoedizioni.it/prodotto/vicini-e-lontani-e-bookemozioni-dopo-la-tempesta/) i cui proventi vanno all'associazione Spid Club primo gruppo di nuoto per ragazzi con disabilità fondato in Bosnia nel 2015. Esorcizzando le paure e immaginando mondi uronici sono ritornato a parlare dei miei amati fumetti e lo devo anche da una grande persona, Mario Benenati, che dopo aver recuperato alcune mie vecchie recensioni per Glamazonia, mi ha spinto a scrivere ancora di fumetti e a partecipare ad un grande progetto in memoria di Gianni Rodari. Durante il lockdown di marzo-maggio 2020, ho iniziato a rileggere tutte le opere dell'Universo Eternauta e sul sito di Fumettomania trovate in quattro densissime puntate la mia analisi di opere in alcuni casi ancora inedite in Italia (https://www.fumettomaniafactory.net/il-primo-eternauta-storia-di-un-capolavoro-di-un-romanzo-incompiuto-e-la-costruzione-di-un-nuovo-mondo/). Il mio contributo invece all'interno del progetto per i 100 anni di Rodari lo trovate invece qui https://www.fumettomaniafactory.net/rodari-il-pioniere-e-il-partito-cronaca-di-una-scoperta/. Due racconti brevi a cui sono molto legato sono stati pubblicati su due siti web e spero trovino presto pubblicazione cartacea. Il primo è frutto di una partecipazione ad un progetto meraviglioso. L'associazione culturale Civico Zero acquista all'asta un pacco di rullini mai sviluppati e scopre che si tratta di foto di una famiglia vissuta nella conurbazione di Randstad (una serie di paesi compresi tra Amterdam e Rotterdam) negli anni sessanta del novecento. L'Associazione al fine di raccogliere fondi per lo sviluppo delle tante foto, ha la bellissima idea di indire un concorso. Ad ogni partecipante verrà inviata una foto e da quella foto lo scrittore dovrà "inventare" una storia. La mia s'intitola "Oltre la tenda" ed è una piccola storia di donne alle prese con ricordi dolorosi e riconciliazioni mancate la trovate qui https://randstad1969.com/2020/10/26/oltre-la-tenda-di-damiano-gallinaro/). Un'altra storia di dolore e violenza archetipo di tante storie vere di donne violate e abusate durante i mai dimenticati conflitti in terra ex Jugoslava è quella che è ospitata dalle pagine di Sguardo ad Est, "Sale e Argento. La Storia di Mirjana" (http://www.sguardoadest.it/new_blog/sale-e-argento-la-storia-di-mirjana/). Tante sono però ancora le piccole, grandi cose che ancora restano nel cassetto in attesa di essere pubblicate, ma ho imparato che non bisogna avere fretta ogni cosa ha il suo tempo. E così sul finire di quest'anno difficile con la mia amica Nadia (A me mi piace viaggiare https://www.facebook.com/amemipiaceviaggiare) stiamo lavorando sul mio nuovo sito personale in cui troverete tutto il mio mondo. E poi segnatevi questa data 1 febbraio 2020, un mio lavoro esce dal circuito dell'autopubbicazione e trova un suo degno posto nel mondo editoriale (non che l'autoproduzione non lo sia ma questo è una riflessione per un altro post), stay tuned. E' tutto o quasi, qualcosa dimentico di sicuro. Vi auguro, non so in realtà cosa augurarvi realmente, vi auguro di "ritonare a vivere", di riassaporare la libertà che tanto davamo per scontata, di respirare a pieni polmoni l'aria di mare e di abbracciare di nuovo chi vi ama. Buon viaggio nel 2021.

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