lunedì 11 gennaio 2021

La Valla (La Barriera): un viaggio in una Spagna tradita (tra distopie e storia )

Negli ultimii giorni molti avranno avuto la possibilità di vedere "La Valla", "La Barriera" in italiano, restando sopresi quasi dalla chiaroveggenza dei creatori della serie. Siamo nel 2045 in una Spagna distopica governata da un governo fascistoide che si trova a combattere un nemico invisibile, un noravirus di gran virulenza capace di infettare le persone e portarle alla morte in poco tempo. In una Madrid in cui vige il coprifuoco, la delazione, e la violenza delle istituzioni, una famiglia lotta contro i propri fantasmi e quelli di un popolo, ma nasconde un segreto che potrà rivelarsi decisivo nella lotta contro il virus. Non vi racconto molto di più perchè mi piacerebbe che la guardaste perchè ne vale davvero la pena. Attori in stato di grazia, ottima regia e fotografia e storia che cattura fino alla fine (sicuri poi che sia finita?). Sarebbe facile parlarvi del virus, di quelle che sono le aderenze con quello che stiamo vivendo (in realtà ci sarebbe da rilevare che ben pochi portano la mascherina nella finzione), invece quello di cui voglio raccontarvi è quello che la storia fa comprendere senza mai renderlo paese. Se si guarda alla Madrid del 2045 i segni, i colori, le stesse divise dei poliziotti ricordano in realtà un dramma che la Spagna deve ancora cercare non solo di superare ma addirittura di affrontare. La dittatura franchista ha lsciato segni pesanti sulla società spagnola e nei miei anni maiorchini ho potuto verificarlo di persona. Solo da pochi anni nelle Baleari e in pochi altri luoghi della Spagna si sta scavando nei luoghi in cui da anni si sapeva ci fossero le fosse comuni con i resti di chi si era opposto al franchismo. Ho avuto la fortuna di poter presenziare alle prime esumazioni nel cimitero di Porreres a Maiorca, uno di quei cimiteri sotto la luna di cui parlava Bernanos, ci sono voluti anni dalla Ley de Amnistia che non concedeva ai familiari degli scomparsi di avere giustizia. E questa serie anche di questo in modo velato ci parla, ma soprattutto di un dramma che lega la Spagna all'Argentina, quello dei bambini "rubati". Come vedrete nel corso della storia, i "bambini rubati" alle famiglie hanno un ruolo fondamentale nella lotta drammatica al noravirus. Vengono sottratti alle famiglie facendo credere loro che sono morti per poter fare esperimenti sul loro sistema immunitario. Cosa vi ricorda questo? Di sicuro Mengele, ma non solo. In Argentina ad esempio i nipoti del grande fumettista Oesterheld creatore dell'Eternauta probabilmente vennero dati in "regalo" ai potenti della dittatura. Due delle figlie scomparse del fumettista erano, infatti, incinte al momento dell'arresto e probabilmente hanno partorito in prigione. Ma non solo in Argentina, anche in Spagna ci sono donne che cercano tracce dei loro bambini scomparsi, se parla ad esempio in questo articolo https://www.tpi.it/esteri/bambini-rubati-spagna-20180620128168/, ma sul web ne trovate molto altri. Quindi La Valla non è solo attuale perchè ci stuzzica l'attenzione per la presenza nella trama di un certo virus che purtroppo abbiamo imparato a conoscere anche se non fin in fondo. La Valla è molto di più è un viaggio nelle memorie tradite della Spagna e a suo modo un omaggio a chi lotta ogni giorno perchè verità sia. Buona visione. E mi raccomando attenti a Begona.

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