giovedì 30 maggio 2013

Madina Mayurka: La storia di Alpha Pam venditore ambulante senegalese, di una legge ingiusta e di medici obiettori che hanno provato a salvarlo


E’ sera a Palma, Clara è a lavoro e tornerà solo domani mattina e io sono solo nella casa maiorchina, solo con i miei pensieri e le tante storie raccolte nelle ultime settimane tra Maiorca e l’Italia, alcune storie raccolte da libri letti tra un volo aereo e l’altro, altre raccontate dalla viva voce delle persone.
Guardo il mio blocco di appunti e mi accorgo di avere materiale per dieci post sul blog, ma possono aspettare perché stasera ho una storia da raccontare che ha una sua urgenza e che si lega bene anche alle tante polemiche italiane sulla cittadinanza agli stranieri e insulti collegati.
Ecco la storia:
Alpha Pam è un venditore ambulante senegalese come i tanti che si possono vedere a bordo spiaggia anche nel nostro paese, nel tentativo di vendere le proprie mercanzie, forse false, forse vere, forse rubate, non importa , perché spesso loro non sanno da dove vengono. C’è qualcuno, quasi sempre bianco, che lucra sulla disperazione degli altri.
Alpha Pam aveva 28 anni, gli ultimi 8 passati a tentare di vivere a bordo spiaggia,  ed è morto, morto di tubercolosi nel 2013, dissanguato sulle scale del suo appartamento per non aver preso in tempo una pasticca che nessun medico gli ha segnato.
Questo perché era un “sin tarjeta”, non aveva la tessera sanitaria,  perché il governo del signor Rajoy (Partito Popolare) ha deciso di rifiutare l’assistenza a tutti gli stranieri senza tessera sanitaria.
Ieri il Consigliere per la salute del Governo delle Baleari ha parlato dinanzi all’Assemblea e non solo non ha neppure chiesto scusa alle persone presenti e alla comunità senegalese, ma addirittura di fronte alla morte di una persona e sottolineo persona, ha sottolineato con ancora più forza che il signor Alpha Pam era stato visitato due volte nei centri di “Atencion Primaria” e una terza volta presso l’Ospedale di Inca ( città dell’interno dell’isola di Maiorca), dove però non gli erano state segnate le medicine da prendere.
Quello che il signor Sansaloni non dice e che nel primo caso in cui Alpha Pam si è rivolto ai centro di Atencion Primaria, questo fu possibile perché molti medici del Centro de Salude di Can Picafort (località balneare situata nel Nord di Maiorca) sono obiettori di coscienza che, andando contro la legge che di fatto elimina la sanità pubblica agli immigrati irregolari, spesso passano visita agli immigrati fuori dagli orari di lavoro senza chiedere se l’immigrato ha o meno la tessera sanitaria.
Alpha Pam è morto perché non era considerato una persona, lo era solo per questi medici che io considero degli eroi come ce ne sono tanti che ogni giorno in qualunque ruolo lavorativo danno la loro vita per gli altri rischiando con la propria pelle.
Alpha Pam è morto perché una legge decide chi è una persona e chi no.
Non voglio entrare e discutere le idee di chiunque leggerà queste righe, che l’immigrazione illegale se la vogliamo chiamare così, debba essere letta all’interno di più complesse problematiche sociali che ogni paese si porta dietro e che nei prossimi anni si aggraveranno, è un dato di fatto, ma che Alpha Pam e tutti gli altri che noi consideriamo “immigrati” siano persone e che abbiano diritto almeno ad essere uguali dinanzi alla sanità, questo a mio parere è fuor di dubbio.
Su tutto il resto si può discutere, con raziocinio e rispetto, ma non sulla qualità che tutti portiamo in dono da qualcuno o qualcosa che ci ha creato, l’essere persona.
Nelle ultime settimane è uscito un film in Spagna di una bellezza e un’intensità unica, il titolo è “Ayer no termina nunca”, “ieri non passa mai” (più o meno). La storia in breve è questa. Due ex coniugi si ritrovano, dopo cinque anni, nel 2017,  nel cimitero dove riposa il figlio morto a causa dei tagli alla sanità perpetrati dal governo spagnolo nel 2012. Il giorno in cui il figlio muore era considerato giorno festivo e c’era un ponte, quindi l’amministrazione aveva deciso di chiudere l’ospedale. Starete pensando è solo un film invece, se non è cambiato qualcosa, non sentitevi male a Gaeta il 2 giugno il giorno del patrono perché mi risulta che l’ospedale sarà chiuso. I due ex coniugi si affrontano e si confrontano in un crescendo drammatico in un luogo dominato da terribili strutture in cemento.
Un film che spero esca anche in Italia e che deve farci riflettere, siamo tutti persone , siamo tutti disperati essere umani che un giorno potremmo divenire un “danno collaterale” dei tagli alla sanità.
Buona notte spero !
https://www.youtube.com/watch?v=chb49CfSLbo

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