Gentile Sig. Beppe Grillo,
le sue parole mi hanno offeso profondamente come uomo prima
di tutto e poi come “rappresentante dell’Italia peggiore”. Mi sarebbe piaciuto
che avesse utilizzato altre parole per definire chi ha fatto lo “sforzo” di
andare alle urne e votare per qualcosa in cui crede nonostante tutto, lo stesso
sforzo che io sto facendo nel cercare parole adeguate per parlare senza scadere
nell’insulto.
Mi creda mentre scrivo mi tremano le mani, ho una rabbia
dentro che lei neppure può immaginare, una rabbia che proviene dalla mia storia
personale, che lei ha violentato con le sue solite parole fuori posto e fuori
luogo.
La mia storia personale mi assolve dalle sue offese, anch’io
ho le mie ombre e i miei difetti, ma penso di non aver rubato niente a nessuno
nella mia vita e soprattutto non penso di vergognarmi del mio voto a sinistra, perché
vedo e credo nella sinistra come valore.
Lei come fanno un po’ tutti, spesso me compreso, ha una
grande tendenza a generalizzare partendo da una presunta posizione di
superiorità morale che non capisco da dove le derivi. Fino a qualche anno fa
era un comico, si guadagnava il pane (e penso qualcosa in più) facendo ridere,
faceva e fa anche lei un lavoro privilegiato, come quelli che lei considera la
parte peggiore del paese.
Io sono parte di quest’Italia peggiore quella che non si
suicida, ha un lavoro al Comune e si può permettere le vacanze a fine anno. Mi
dovrei sentire in colpa per questo? Lei conosce la mia traettoria di vita tanto
da offendermi?
Non la conosce, come non conosce quella della gran parte
dell’Italia peggiore che pure l’ha votata, io ne conosco tanti che si sono
turati il naso e hanno votato il suo movimento.
Ecco la mia storia, la storia di un uomo che fa parte dell’Italia
peggiore:
Sono nato a Gaeta nel 1971 ho fatto il mio percorso scolare
e accademico fino ad arrivare a prendere una laurea in giurisprudenza. Ho fatto
la pratica da procuratore, lavorando gratis come molti altri per quasi tre
anni. Grazie ai miei e ad alcuni lavori che facevo parallelamente per avere
qualche soldo da parte ho potuto realizzare alcuni piccoli sogni. Il primo
cellulare me lo son comprato con i miei soldi appena ho potuto, la prima
macchina l’ho avuta a 30 anni. Niente mi è stato donato con rapidità e gratuità
nella mia vita tranne che l’amore dei miei e i valori che ancora sostengono la
mia vita quotidiana.
Non trovavo lavoro, e mi arrangiavo, nel frattempo facevo il
volontario in una casa famiglia in cui vivevano ragazzi con problemi di
inserimento sociale legati ad handicap più o meno riconosciuti. Un’esperienza
bellissima che mi ha donato ancora più rispetto per gli altri.
Alla fine del mio percorso universitario ho svolto il
servizio civile, non come molti seduto dietro la scrivania, ma a Tor Bella
Monaca, sul territorio, un’altra esperienza incredibile a livello umano. Sa, una
volta che dovevo attaccare dei volantini in un palazzo, c’era un uomo che stava
sparando nel cortile contro i barattoli per esercitarsi. Lei c’è mai stato a
Tor Bella Monaca, e ha mai provato a capire quanta umanità c’è in quel
quartiere?
Ad un certo punto ho iniziato a provare molti concorsi (sono
colpevole perché volevo un lavoro fisso?) e alla fine ne ho vinto uno che non
speravo neanche di superare, e l’ho vinto con le mie sole forze come migliaia
di altri, se ha bisogno delle prove mi scriva le dirò qual è il concorso, così
potrà fare accesso agli atti per vedere eventualmente se ho barato in qualcosa
nella mia vita.
Grazie al mio lavoro e alla mia voglia di sapere e di capire
mi sono laureato in antropologia culturale e vinto un posto senza borsa per il
Dottorato di ricerca in etnologia, che ho portato avanti a mie spese, senza rinunciare
al lavoro come avrei potuto fare mettendomi in aspettativa retribuita, fino ad
arrivare ad avere questo titolo di cui sono orgoglioso, perché ottenuto tra
mille difficoltà.
Lavoro al Comune, una
colpa terribile secondo lei, questo mi rende una merda che fa un lavoro di
merda vero? Uno incapace di fare scelte, uno che mangia a sbafo, che non
lavora.
La invito a farsi un giro per gli uffici pubblici, sono
certo che oltre a molte persone che “rubano” uno stipendio, ce ne sono
altrettante che lavorano anche per questi ultimi e che fanno andare avanti
delle strutture in cui manca spesso anche la carta per scrivere.
E guardi che conosco gente che si è suicidata anche tra gli
impiegati pubblici perché non ce la facevano.
Quello che voglio dirle e che ogni mattina che mi sveglio
chiedo a Dio o a chi per lui, la forza di fare le cose con equilibrio, rispetto
e onestà, cercando di portare il sorriso e la calma dove non c’è.
Prendo 1.400 euro al mese circa signor Grillo, e faccio con
quei soldi quello che posso, ho la
fortuna di amare e di essere amato, e sono certo che nella difficoltà troverei
aiuto anche da parte di chi non crede nelle mie idee, perché le altre idee le
ho sempre rispettate.
Sono una persona fortunata che non ha niente da nascondere,
se non la parte oscura dell’animo che ognuno di noi porta dentro e che spesso
si fa fatica a tenere a bada, perché siamo tutti essere umani.
Come lei mi indigno nel vedere gente come Fiorito and
company rubare la cosa pubblica, ma siccome io non ho mai rubato nel mio
lavoro, che ho svolto, svolgo e svolgerò sempre con l’onorabilità e il rispetto
di chi lavora per l’”altro”, le sue offese mi fanno un male atroce.
Avrei voluto scrivere mille altre cose, ma la rabbia che ho
dentro è tanta troppa, dovrei fregarmene,
farmi una risata come fanno in molti davanti alle sue uscite, ma non ci
riesco perché sento violentato il mio mondo.
Non penso che debba chiedere scusa a nessuno ne tantomeno a
me, ma le rivolgo solo una domanda, lei e i suoi seguaci siete così certi di
essere così puri? E non pensa che a furia di generalizzare si finisca per
creare una serie di categorie buone e categorie cattive di persone che non
possono che portare all’odio e all’intolleranza verso una parte del paese? Lei
fa propaganda e se si guarda agli effetti della propaganda qualunquista e
populista si possono osservare nel corso della storia migliaia di esempi che
hanno portato all’odio sociale, alla violenza e alla dittatura. Non è questo
forse in caso, ma non pensa che a furia di dire che chi lavora nella Pubblica
Amministrazione sia sempre e comunque un ladro perché ruba un salario senza
fare nulla, che ha mille agevolazioni
etc, prima o poi qualcuno si senta autorizzato a fare qualcosa di molto triste?
Sa che durante le guerre jugoslave a Sarajevo qualcuno
iniziò a dire che i tram gialli erano destinati ai musulmani e i rossi ai serbi
e piano piano la gente ha iniziato a crederci ?
Lo sa quanto poter ha lei e quanto peso hanno le sue parole?
Nella mia vita tra i tanti valori che mi hanno guidato, c’è
una frase tratta dal mio fumetto preferito Spiderman, “da grandi poteri nascono
grandi responsabilità”. Questa frase mi ha sempre guidato e in ogni momento che
ho avuto un seppur piccolo “potere” ho sempre agito pensando alla
responsabilità che ne seguiva.
Lei ha un grande potere e una conseguente grande
responsabilità, se lo ricordi quando parla davanti ad un microfono.
Spero che non sia sentito offeso dalle mie parole come io,
invece, mi sono offeso per le sue.
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