E’ sera a Palma, Clara è a lavoro e tornerà solo domani
mattina e io sono solo nella casa maiorchina, solo con i miei pensieri e le
tante storie raccolte nelle ultime settimane tra Maiorca e l’Italia, alcune
storie raccolte da libri letti tra un volo aereo e l’altro, altre raccontate
dalla viva voce delle persone.
Guardo il mio blocco di appunti e mi accorgo di avere
materiale per dieci post sul blog, ma possono aspettare perché stasera ho una
storia da raccontare che ha una sua urgenza e che si lega bene anche alle tante
polemiche italiane sulla cittadinanza agli stranieri e insulti collegati.
Ecco la storia:
Alpha Pam è un venditore ambulante senegalese come i tanti
che si possono vedere a bordo spiaggia anche nel nostro paese, nel tentativo di
vendere le proprie mercanzie, forse false, forse vere, forse rubate, non
importa , perché spesso loro non sanno da dove vengono. C’è qualcuno, quasi
sempre bianco, che lucra sulla disperazione degli altri.
Alpha Pam aveva 28 anni, gli ultimi 8 passati a tentare di
vivere a bordo spiaggia, ed è morto,
morto di tubercolosi nel 2013, dissanguato sulle scale del suo appartamento per
non aver preso in tempo una pasticca che nessun medico gli ha segnato.
Questo perché era un “sin tarjeta”, non aveva la tessera
sanitaria, perché il governo del signor
Rajoy (Partito Popolare) ha deciso di rifiutare l’assistenza a tutti gli
stranieri senza tessera sanitaria.
Ieri il Consigliere per la salute del Governo delle Baleari
ha parlato dinanzi all’Assemblea e non solo non ha neppure chiesto scusa alle
persone presenti e alla comunità senegalese, ma addirittura di fronte alla
morte di una persona e sottolineo persona, ha sottolineato con ancora più forza
che il signor Alpha Pam era stato visitato due volte nei centri di “Atencion
Primaria” e una terza volta presso l’Ospedale di Inca ( città dell’interno dell’isola
di Maiorca), dove però non gli erano state segnate le medicine da prendere.
Quello che il signor Sansaloni non dice e che nel primo caso
in cui Alpha Pam si è rivolto ai centro di Atencion Primaria, questo fu
possibile perché molti medici del Centro de Salude di Can Picafort (località
balneare situata nel Nord di Maiorca) sono obiettori di coscienza che, andando
contro la legge che di fatto elimina la sanità pubblica agli immigrati
irregolari, spesso passano visita agli immigrati fuori dagli orari di lavoro
senza chiedere se l’immigrato ha o meno la tessera sanitaria.
Alpha Pam è morto perché non era considerato una persona, lo
era solo per questi medici che io considero degli eroi come ce ne sono tanti
che ogni giorno in qualunque ruolo lavorativo danno la loro vita per gli altri
rischiando con la propria pelle.
Alpha Pam è morto perché una legge decide chi è una persona
e chi no.
Non voglio entrare e discutere le idee di chiunque leggerà
queste righe, che l’immigrazione illegale se la vogliamo chiamare così, debba
essere letta all’interno di più complesse problematiche sociali che ogni paese
si porta dietro e che nei prossimi anni si aggraveranno, è un dato di fatto, ma
che Alpha Pam e tutti gli altri che noi consideriamo “immigrati” siano persone
e che abbiano diritto almeno ad essere uguali dinanzi alla sanità, questo a mio
parere è fuor di dubbio.
Su tutto il resto si può discutere, con raziocinio e
rispetto, ma non sulla qualità che tutti portiamo in dono da qualcuno o
qualcosa che ci ha creato, l’essere persona.
Nelle ultime settimane è uscito un film in Spagna di una
bellezza e un’intensità unica, il titolo è “Ayer no termina nunca”, “ieri non
passa mai” (più o meno). La storia in breve è questa. Due ex coniugi si
ritrovano, dopo cinque anni, nel 2017, nel cimitero dove riposa il figlio morto a
causa dei tagli alla sanità perpetrati dal governo spagnolo nel 2012. Il giorno
in cui il figlio muore era considerato giorno festivo e c’era un ponte, quindi
l’amministrazione aveva deciso di chiudere l’ospedale. Starete pensando è solo
un film invece, se non è cambiato qualcosa, non sentitevi male a Gaeta il 2
giugno il giorno del patrono perché mi risulta che l’ospedale sarà chiuso. I
due ex coniugi si affrontano e si confrontano in un crescendo drammatico in un
luogo dominato da terribili strutture in cemento.
Un film che spero esca anche in Italia e che deve farci
riflettere, siamo tutti persone , siamo tutti disperati essere umani che un
giorno potremmo divenire un “danno collaterale” dei tagli alla sanità.
Buona notte spero !
https://www.youtube.com/watch?v=chb49CfSLbo