mercoledì 5 agosto 2020

Josip si è perso e non sa tornare !

Josip si è perso e non sa tornare
così dicono a Bergamo.
Dicono che ad un certo punto 
durante il periodo drammatico che è stato il Lockdown
Josip si sia completamente perduto,
e che i ricordi che pensava
neanche più gli appartenessero
siano improvvisamente emersi.
Dicono che Josip non ce la facesse più
a sentire le sirene delle ambulanze
a vedere quante persone morivano a pochi metri
da casa sua.
Dicono che Josip ad un certo punto ci ha provato,
ha provato a continuare
proprio per queste persone 
per questa gente che non poteva più vederlo giocare.
E allora nonostante il suo cuore stanco,
la sua anima pesante
ha cercato di mettere il cuore nelle scarpe
di scendere in campo
ma stancamente
si è accorto che non correva più
che qualcosa si era forse irrimediabilmente rotto dentro di lui.
Josip non era più quel giocatore che correva sulla fascia
che alcune volte dribblava anche il portiere
e depositava la palla in rete.
Josip non era più quell'uomo che cercava di raggiungere
un sogno
perchè Josip un sogno lo aveva 
come ancora lo hanno i suoi compagni
La Champions League
chissà magari addirittura una finale,
tutte cose possibili in questo anno difficile da interpretare,
magari addirittura divenire un simbolo, una leggenda
campione di una città straziata, dilaniata.
Ma sembra proprio che Josip non ce l'abbia fatta
e che alla fine ha dovuto arrendersi
arrendersi a se stesso
al suo animo ferito
a quei ricordi di un'altra incredibile terribile guerra
che ha messo contro fratelli, amici, vicini.
Josip ha deciso che non ce la faceva più
che non riusciva a dare un senso a quanto accaduto
e allora si è sentito perso
ed è tornato dove si sente a casa veramente.
Perchè non è che a Bergamo non si sentisse a casa,
non è che non sentisse l'affetto della gente
o la stima dei compagni o dell'allenatore, 
no, non era questo.
E' che a un certo punto per curarti il cuore, l'anima,
le ferite, non solo le tue, ma anche quelle di chi ti viveva vicino,
devi per forza tornare a casa.
Perchè è vero che la casa è dove ti senti bene, 
ma c'è un posto in cui vivono le tue radici , gli affetti, la storia di formazione,
ed è lì che sempre torniamo quando abbiamo la necessità di ritrovare un senso.
E allora quello che possiamo augurare a Josip è la cura dell'anima,
perchè come Josip forse, inconsapevolmente, anche tutti noi
abbiamo bisogno di ritornare alle nostre storie di formazione, alle nostre radici.
E allora noi che amiamo il calcio e non solo
che abbiamo visto morire il mondo come lo conoscevamo
forse nel suo ritorno, nel suo essere di nuovo sul campo 
possiamo trovare lo stimolo
a curare le nostre ferite.
Noi lo aspettiamo, lo aspettiamo per abbracciarlo
come si fa dopo un goal,
perchè Josip Ilicic oggi siamo tutti noi



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