L'estate e' ufficialmente inziata a Maiorca, ieri le spiagge erano gia' quasi piene, e alcune ragazze gia' molto abbronzate.
E' bello stare in spiaggia in questi giorni perche' ancora e' possibile vivere e sentire il mare, si puo' leggere, scrivere, ascoltare i pensieri perdersi tra le onde.
Tra qualche giorno finalmente potro' iniziare a postare le mie riflessioni sulla Prima Guerra mondiale a partire dalla lettura del libro di Gaziel, reporter spagnolo, che ho quasi terminato di leggere.
Ma oggi non voglio parlare di guerre, stragi, incubi e altro.
Per mesi non ho affatto parlato di Maiorca, e' ora che ricominci a farlo, anche per dare qualche consiglio a chi voglia visitare l'isola e non desideri solo passare dodici ore a mare e otto tra pub e discoteche a Punta Ballena.
Sto per lanciare un nuovo sito similare a "transbalkanika" che sara' piu' che altro un'esposizione delle belle foto che ha fatto Clara negli ultimi anni con qualche storia a commento si chiamera "lanostramallorca" ed e' gia´ attivo sul web ma ancora work in progress.
Oggi invece vorrei approfittare di Maiorca per fare un po' di polemica.
La prima riguarda ahime' i sacerdoti che devo dire nell'ultimo periodo nell'isola stanno dimostrando un volto che poco piacerebbe al Papa Francesco, la seconda, la futura "secessione" della Catalunya.
Iniziamo dai sacerdoti. Qualche settimana fa due sacerdoti dopo essersi dati del "maricon" (piu' che gay sarebbe l'quivalente di frocio o ricchione per intederci) si sono azzuffati davanti a tutti e denunciati a vicenda in Questura.
Si tratta di due attempati canonici, non due ragazzini,e il luogo dove e' avvenuta la rissa e' una delle Avenidas di Mallorca e quindi in pieno centro.
Alla base di questo episodio sconcertante probabilmente l'accusa da parte di uno dei due all'altro di essere gay e pedofilo.
Ora non voglio entrare nell'argomento penso che basti solo pensare a cosa puo' aver dedotto la gente del posto dopo aver visto i due simpatici uomini in sottana dare spettacolo.
I due nei giorni successivi, hanno poi riempito le pagine dei quotidiani con le loro dichiarazioni sconcertanti, questo fino a quando timidamente il vescovo gli ha detto di farla finita con le polemiche.
Cosa pensate sarebbe successo se due impiegati funzionari pubblici o privati fossero venuti alle mani in pubblico accusandosi di pedofilia? Quanto meno sarebbero stati rimossi o sospesi o trasferiti dall'incarico e ne sarebbe nata una inchiesta interna.
In questo caso nulla accade. Ognuno dei due ritorna al suo incarico, uno come Decano della Cattedrale (mica la chiesa di quartiere badate) il secondo presso la sua Parrocchia centralissima.
Cosa avranno predicato nella messa della domenica dopo il fatto? La pace , la tolleranza, il rispetto?
Intanto le chiese di Maiorca si svuotano sempre di piu',alcune parrocchie non riescono da anni a fare delle classi per le comunioni. La Chiesa muore e intanto pero' "il lavoro" dei messaggeri di Gesu' continua senza alcun vero controllo.
Giustamente e finalmente nell'impiego pubblico si vuole dare un freno agli stipendi e i premi ai dirigenti che falliscono la loro mission, non sarebbe il caso di fare lo stesso anche con i sacerdoti che falliscono la loro missione?
Faccio un altro caso. Oggi sul giornale leggo che un giovane sacerdote dopo appena un anno lascia il sacerdozio, sul giornale il vescovo dice che bisogna avere rispetto per la sua scelta dolorosa. La scelta sara' anche dolorosa non lo metto in dubbio, pero' per la sua formazione la chiesa ha speso soldi e impegno e se non e' cambiato nulla, nonostante la messa in stato laicale del sacerdote mi risulta che in qualche modo lo stesso conservi alcuni "diritti" e facilitazioni, tipo, l'insegnamento della religione nelle scuole.
Una volta, anni fa, i migliori pargoli delle famiglie che non si potevano permettere le scuole, mandavano i figli in seminario per farli studiare e per far avere loro un futuro. Non e' anche il caso di molti sacerdoti oggi. E' facile dire mi sono stancato, vado via, lo puo' fare una persona che ha un contratto? Che ha una famiglia?
Per finire la seconda polemica: il fervore che attraversa la Catalunya potera' probabilmente alla vittoria degli indipendentisti nel referendum, alla nascita di un futuro staterello balneare,e ... alla fine del Barça in quanto squadra di valore internazionale. Oppure non ci hanno pensato i tanti "cule'" (cosi' sichiamano i tifosi del Barça che hanno in questi giorni fatto un referendum per il nuovo stadio)? Chi vorra' venire a giocare in un campionato in cui dopo il Barça la squadra piu' forte e' il Girona o l'Hospitalet de LLobregat?
Ai posteri l'ardua sentenza.
E' bello stare in spiaggia in questi giorni perche' ancora e' possibile vivere e sentire il mare, si puo' leggere, scrivere, ascoltare i pensieri perdersi tra le onde.
Tra qualche giorno finalmente potro' iniziare a postare le mie riflessioni sulla Prima Guerra mondiale a partire dalla lettura del libro di Gaziel, reporter spagnolo, che ho quasi terminato di leggere.
Ma oggi non voglio parlare di guerre, stragi, incubi e altro.
Per mesi non ho affatto parlato di Maiorca, e' ora che ricominci a farlo, anche per dare qualche consiglio a chi voglia visitare l'isola e non desideri solo passare dodici ore a mare e otto tra pub e discoteche a Punta Ballena.
Sto per lanciare un nuovo sito similare a "transbalkanika" che sara' piu' che altro un'esposizione delle belle foto che ha fatto Clara negli ultimi anni con qualche storia a commento si chiamera "lanostramallorca" ed e' gia´ attivo sul web ma ancora work in progress.
Oggi invece vorrei approfittare di Maiorca per fare un po' di polemica.
La prima riguarda ahime' i sacerdoti che devo dire nell'ultimo periodo nell'isola stanno dimostrando un volto che poco piacerebbe al Papa Francesco, la seconda, la futura "secessione" della Catalunya.
Iniziamo dai sacerdoti. Qualche settimana fa due sacerdoti dopo essersi dati del "maricon" (piu' che gay sarebbe l'quivalente di frocio o ricchione per intederci) si sono azzuffati davanti a tutti e denunciati a vicenda in Questura.
Si tratta di due attempati canonici, non due ragazzini,e il luogo dove e' avvenuta la rissa e' una delle Avenidas di Mallorca e quindi in pieno centro.
Alla base di questo episodio sconcertante probabilmente l'accusa da parte di uno dei due all'altro di essere gay e pedofilo.
Ora non voglio entrare nell'argomento penso che basti solo pensare a cosa puo' aver dedotto la gente del posto dopo aver visto i due simpatici uomini in sottana dare spettacolo.
I due nei giorni successivi, hanno poi riempito le pagine dei quotidiani con le loro dichiarazioni sconcertanti, questo fino a quando timidamente il vescovo gli ha detto di farla finita con le polemiche.
Cosa pensate sarebbe successo se due impiegati funzionari pubblici o privati fossero venuti alle mani in pubblico accusandosi di pedofilia? Quanto meno sarebbero stati rimossi o sospesi o trasferiti dall'incarico e ne sarebbe nata una inchiesta interna.
In questo caso nulla accade. Ognuno dei due ritorna al suo incarico, uno come Decano della Cattedrale (mica la chiesa di quartiere badate) il secondo presso la sua Parrocchia centralissima.
Cosa avranno predicato nella messa della domenica dopo il fatto? La pace , la tolleranza, il rispetto?
Intanto le chiese di Maiorca si svuotano sempre di piu',alcune parrocchie non riescono da anni a fare delle classi per le comunioni. La Chiesa muore e intanto pero' "il lavoro" dei messaggeri di Gesu' continua senza alcun vero controllo.
Giustamente e finalmente nell'impiego pubblico si vuole dare un freno agli stipendi e i premi ai dirigenti che falliscono la loro mission, non sarebbe il caso di fare lo stesso anche con i sacerdoti che falliscono la loro missione?
Faccio un altro caso. Oggi sul giornale leggo che un giovane sacerdote dopo appena un anno lascia il sacerdozio, sul giornale il vescovo dice che bisogna avere rispetto per la sua scelta dolorosa. La scelta sara' anche dolorosa non lo metto in dubbio, pero' per la sua formazione la chiesa ha speso soldi e impegno e se non e' cambiato nulla, nonostante la messa in stato laicale del sacerdote mi risulta che in qualche modo lo stesso conservi alcuni "diritti" e facilitazioni, tipo, l'insegnamento della religione nelle scuole.
Una volta, anni fa, i migliori pargoli delle famiglie che non si potevano permettere le scuole, mandavano i figli in seminario per farli studiare e per far avere loro un futuro. Non e' anche il caso di molti sacerdoti oggi. E' facile dire mi sono stancato, vado via, lo puo' fare una persona che ha un contratto? Che ha una famiglia?
Per finire la seconda polemica: il fervore che attraversa la Catalunya potera' probabilmente alla vittoria degli indipendentisti nel referendum, alla nascita di un futuro staterello balneare,e ... alla fine del Barça in quanto squadra di valore internazionale. Oppure non ci hanno pensato i tanti "cule'" (cosi' sichiamano i tifosi del Barça che hanno in questi giorni fatto un referendum per il nuovo stadio)? Chi vorra' venire a giocare in un campionato in cui dopo il Barça la squadra piu' forte e' il Girona o l'Hospitalet de LLobregat?
Ai posteri l'ardua sentenza.
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