Tra pochi giorni inizio un altro viaggio, l’ennesimo nei
Balcani. Con il tempo mi sono spostato sempre più gradualmente verso sud est e
ancora mi mancano territori che forse rimarranno non visitati.
Come nel Gennaio del 2011 l’obiettivo principale del viaggio
è il villaggio di Drvengrad sulle montagne al confine tra Serbia e Repubblica Serba
di Bosnia, dove il sempre più visionario maestro Kusturica ha ricostruito la
sua Sarajevo, la sua Yugoslavia.
Un viaggio verso e dentro l’utopia, un viaggio che per
me è iniziato nel 2003 con i primi
viaggi in Slovenia, ma che aveva radici ben più antiche, ben più profonde.
Alcuni mi chiedono perché sono così attratto dai Balcani,
così legato a questi luoghi. Non so dare la risposta, nonostante tante volte ci
abbia provato. C’è qualcosa di ancestrale e di mitico che mi lega e mi spinge
verso questi luoghi così aspri e sconosciuti ai più. Qualcosa che fa parte di
me da sempre e che ogni giorno emerge con maggiore forza. Una sorta di legame,
delle radici, che sprofondano nelle altre vite che probabilmente ho vissuto.
Altrimenti non ci sarebbero ragioni sensibili.
Un lungo viaggio, dicevo, iniziato nel 2003 e che ora in un
certo qual modo trova una prima conclusione su quei monti dove il visionario
regista cerca di ricostruire un’idea di Jugoslavia che finisce per essere
frutto di continue reinterpretazioni e polemiche anche in chiave
nazionalistica.
Kusturica è un rinnegato, ha tradito la sua presunta patria,
la Bosnia, per la Serbia, si è convertito alla religione ortodossa, è divenuto,
forse senza davvero comprenderlo ( o forse non gli interessa), un simbolo da
sbandierare ai quattro venti da parte dell’ultranazionalista presidente della
Repubblica Serba di Bosnia Dodik.
Ma forse non è solo questo e dietro la costruzione della
nuova città in pietra di Andricgrad nella leggendaria Visegrad narrata da
Andric, e l’evoluzione e la consolidazione della città di legno di Drvengrad e
il suo festival Kustendorf c’è sicuramente molto di più.
Questo è il primo post che narra di questo viaggio nel cuore
dell’utopia. Un viaggio nella storia e nelle storie di più di dieci anni di
viaggi.
Prima tappa Zurigo per uno scalo tecnico e per riflettere
ancora un po sui Balcani e sulla natura del viaggio.
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