martedì 15 ottobre 2013

Priebke, il rispetto, la memoria e la carità cristiana

Volevo rispettare un doveroso silenzio rispettoso di tutto e di tutti in questa triste, orrenda, grottesca e crudele vicenda, ma dentro di me, come succede spesso, si agitano mille pensieri e devo tenere a freno eventuali affermazioni che potrebbero offendere.

Ecco, offendere, offesa, sono le parole che più contraddistinguono questa storia di cento anni di vita.

La vita di Priebke è un offesa all'umanità? Lo stesso Priebke si è sentito offeso di qualcosa nella sua vita? Oppure gli unici a sentirsi veramente offesi dovrebbero essere i parenti delle vittime?

Offesa, è un offesa all'umanità, mi dispiace per chi la pensa in modo diverso, un'offesa ai diritti elementari dell'uomo e lasciatemelo dire un'offesa terribile alla carità.

Bisogna dargli sepoltura? fargli un bel funerale degno del miglior cristiano?

E perchè? Si è forse pentito di quello che ha fatto il Sig. Priebke? No, lui eseguiva ordini. Ne siamo certi?

La chiesa in alcune occasioni ha rifiutato i sacramenti a chi con profondo dolore ha deciso di mettere fine alla propria vita, ora nonostante tutto apre le porte a chi la morte l'ha ampiamente diffusa. Qual'è il peccato o il reato peggiore? Uccidersi perchè non riesce più a vivere o uccidere "per giusta causa"?

Mi tremano le mani di rabbia al pensiero di Welby, considerato quasi un criminale, si può condividere o meno la sua scelta, ma allora dov'era la carità cristiana? Dov'era nel caso di Elauna Englaro?

Non posso condividere il funerale cattolico per una bestia, questo perchè parenti di vittime di bestie come lui io ho avuto la fortuna di conoscerle.

Anni fa ho avuto la fortuna, si proprio così, la fortuna di portare avanti un pezzo di una bella ricerca sulla ricostruzione della memoria pubblica della strage di Sant'Anna di Stazzema, e ho avuto modo di guardare in faccia "il dolore degli altri" senza barriere, senza la mediazione dei mezzi di "distrazione di massa" come direbbe Pelù. E' per rispetto al loro dolore che non posso accettare tanta carità per un uomo che si è fatto bestia fino in fondo, senza neanche avere la forza di fare quel gesto, forse ipocrita, ma lo saprebbe solo lui, di pentirsi di quanto fatto.

No l'uomo è orgoglioso di quello che fa, e lui lo è stato fino in fondo.

Una canzone dei Manic Street Preachers recita: " If you tolerate this then your childrens would be next", e io non posso tolerarlo perchè la prossima giustificazione sarà per il pedofilo, per l'assassino seriale, per tutte le forme di terribile banalità del male.

Il male non ha sempre lo stesso peso e valore, una cosa è uccidere, cosa terribile, per legittima difesa, una cosa è uccidere con scienza e coscienza.

Come ha ucciso Priebke e tanti altri con lui, a cui molti conniventi hanno dato una lunga vita lontana dalle morti provocate. E allora lo seppeliscano nel suolo del paese che lo ha generato se lo vorrà, sperando che la natura lo sappia perdonare e dal suo tronco infetto nasca comunque qualcosa di buono.

La natura sa perdonare.

Quest'uomo, perchè uomo e non Dio, mi dispiace, no.

1 commento:

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