domenica 26 gennaio 2020

Percorsi nella memoria. Il Campo di Concentramento di Crveni Krst e il memoriale di Bubanj a Nis (Serbia)


Come ogni 27 gennaio vi propongo una visita ad un luogo della memoria. Per la ricorrenza di quest’anno non avevo pensato a nulla di particolare, avevo pensato di riproporvi i reportage degli anni precedenti in una sorta d’antologia , ma … spesso la storia ti viene a cercare senza che tu abbia fatto programmi, e che sia la memoria a trovare te.

Quando sono arrivato a Nis, nel sud della Serbia non pensavo di trovarvi due luoghi della memoria così importanti e invece.




La mattina al risveglio a poche centinaia di metri dalla stanza presa in affitto mi trovo a svoltare sulla strada principale che porta al centro, e proprio dinanzi a me trovo un segnale che indica il Campo di Concentramento di Crveni Krst (Croce Rossa).



Pochi metri dopo si staglia davanti a me un lungo muro grigio con un portone altrettanto grigio, l’ingresso al luogo in cui era stato installato il campo di concentramento.


Non mi sarà possibile visitarlo purtroppo, il lunedì come gran parte dei musei in tutto il mondo, il memoriale è chiuso, ma riesco comunque a fare qualche foto dalle feritoie sul muro da cui le guardie osservavano il mondo esterno.




Il campo di Crveni Krst, che prende il nome da una croce rossa che si trovava nei pressi, era gestito dalla Gestapo . Originariamente un campo di transito, “ospitò” tra le sue mura serbi contrari al regime, ebrei e rom. Fu costruito nel 1941 e liberato dai partigiani jugoslavi nel 1944. Vi furono internare più di 35.000 persone, di queste circa 10.000 vennero uccise barbaramente.



Strettamente legato al Campo di Crveni Krst è il memoriale che si trova in località Bubanj, raggiungibile in bus (n.8), dieci minuti dal centro di Nis. 


In questa località nel febbraio del 1942 ci fu la prima esecuzione di massa, a cui ne seguirono, purtroppo, molte altre.

Il monumento brutalista " I Tre Pugni" opera dell’architetto Ivan Sabolic, simboleggia le tre categorie di persone barbaramente massacrate sul monte Bubanj, uomini, donne e bambini, fu inaugurato il 13 ottobre 1963, giorno in cui si commemora ogni anno la liberazione di Nis.




Sul rilievo del monumento trovano posto le parole di Ivan Vuckovic: "Dal sangue dei comunisti e dei patrioti questi pugni sono nati, pugni di ribellione e monito, pugni di rivoluzione, pugni di libertà. Noi siamo stati colpiti ma non siamo morti e mai ci siamo sottomessi. Abbiamo schiacciato l'oscurità e spianata la strada verso il sole".




Ma tutto il monte è divenuto un simbolo della resistenza alla barbarie.



La prima parte del memoriale, la foresta stessa, rappresenta il posto i cui i partigiani combatterono per la libertà, il sentiero che porta al memoriale rappresenta i passi dei patrioti nella loro lotta  verso la libertà.


Al termine di questo breve ma intenso percorso nella memoria trova posto il primo memoriale posto sul monte nel 1950 nel luogo in cui ora si trovano i Tre Pugni, una semplice piramide di pietra sormontata da una stella.


Per ricordare che anche questo è stato e chi i campi in europa ha liberato.

1 commento:

  1. Salve signora signore

    Sono il rappresentante di un GRUPPO composto da operatori
    economica. Questo gruppo è coinvolto in varie attività
    come:
    Fornire prestiti a tutti coloro che si trovano in difficoltà finanziarie

    investire in progetti molto coerenti e redditizi

    Per sicurezza, fiducia e trasparenza, ecco il
    procedura da seguire
    devi recarti nella nostra base per:
    Contattare uno dei nostri rappresentanti e il nostro consulente
    finanziario (un incontro e uno studio del tuo progetto)
    Riconosci l'esistenza dei fondi che ti saranno resi disponibili
    Redazione e firma del contratto con il notaio
    Infine le formalità bancarie per il trasferimento di fondi

    Questo processo richiede al massimo 72 ore per eseguire tutto
    In caso di domande, siamo qui per rispondere
    Grazie per la comprensione e rispondici rapidamente

    Email: kemalllare@gmail.com

    RispondiElimina

Beldocs festival tra memoria e attualità? E se quello che vediamo non fosse davvero "fiction"?

Si è aperto mercoledì con la proiezione di "Another Spring", film serbo in prima visione su come la Jugoslavia nei primi anni se...